di Christopher Durang
traduzione Giovanni Lombardo Radice
con(in ordine di apparizione) Sebastiano Colla, Crescenza Guarnieri,
Carlo Lizzani, Annalisa Di Nola, Stefano Messina, Valerio Camelin
regia: Stefano Messina
DISPONIBILITA’: dal 16 ottobre al 26 novembre 2017 e dal 30 gennaio 2018
Link foto: https://www.teatrovittoria.it/stampa-teatro/foto-di-scena/teragallery.html
Per informazioni e contatti:
Vito Lo Re – segreteria 065781960 int. 1 - 3280437220 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Lo spettacolo sarà in scena nei seguenti teatri:
- ROMA, Teatro Vittoria: fino al 29 gennaio 2017
- MODENA, Teatro Michelangelo: 31 gennaio, 1 e 2 febbraio 2017
- CASTELFRANCO EMILIA, Teatro Dadà: 5 febbraio 2017
- FIRENZE, Teatro Puccini: 6 – 7 febbraio 2017
- GENOVA, Teatro Duse: dall’8 al 12 febbraio 2017
- MILANO, Teatro San Babila: dal 14 al 19 febbraio 2017.
Gli operatori teatrali interessati ad assistere allo spettacolo possono prenotarsi contattando la segreteria.
Terapia di gruppo è una commedia cinica e divertente che, attraverso i suoi personaggi complessi e irrisolti, racconta la nevrosi della società contemporanea e le piccole e grandi contraddizioni della vita quotidiana e del nostro rapporto con noi stessi e con gli altri.
Bruce, bisessuale represso, fidanzato con Bob, è intenzionato a farsi una famiglia “normale” e al suo annuncio matrimoniale risponde Prudence, una ragazza omofobica e sentimentalmente provata in cerca del principe azzurro. Le loro complesse personalità, refrattarie a ogni tipo di ascolto dell’altro, faranno del loro primo incontro un totale disastro. E a poco servirà cercare conforto nei loro rispettivi analisti: Stuart, macho libidinoso con cui Prudence ha avuto una “veloce” relazione, e la signora Wallace, che si dimentica le parole e si interfaccia con i suoi clienti con la consulenza di un “famoso” peluche. Lo spumeggiante girotondo di incontri e scontri, di ansie e nevrosi, illusioni e desideri che i personaggi si scambiano l’uno con l’altro, si chiude nella scena finale, dove tutti inevitabilmente, tra urla e sparatorie, finiranno per trovarsi e in qualche modo riconciliarsi.
Questa commedia, dove echeggiano i temi cari a Woody Allen, ci suggerisce che solo il gruppo può migliorare l’esistenza dell’individuo e soddisfarne bisogni biologici e psicologici, e che servirsi dell’umorismo rimane sempre uno dei migliori antidoti ai mali del mondo.