Matinée 26 e 27 marzo 2019
PINOCCHIO E LA SUA FAVOLA
di Pericle Odierna
riduzione del testo di Collodi a cura di Miki Belmonte
con Corrado Oddi e la Fanfara della Legione Allievi Carabinieri di Roma
musiche Pericle Odierna
Genere: opera musicale
Età consigliata: a partire da 5 anni
Spunti didattici: l’opera musicale fonde il suo scopo sullo stimolare il giovane spettatore all’ascolto consapevole e alla fantasia. In un periodo in cui siamo bombardati dalle immagini indotte, la musica diventa essa stessa racconto attraverso i fonemi della onomatopea. La musica che a tratti si alterna al racconto, in altri sottolinea le diverse atmosfere, spesso diventa gioco e appunto suono onomatopeico e accompagna il canto del narratore che interpreta i vari personaggi, in una singolare fusione tra suono e affabulazione.
Data: giovedì 26 e venerdì 27 marzo 2020 - ore 10.00
Durata: 1 ore e 15 minuti (atto unico)
Prezzo biglietto: posto unico € 10.30
La favola di Pinocchio del grande Collodi e i Carabinieri sono un connubio riconosciuto in tutto il mondo. L’opera musicale Pinocchio e la sua favola, per Voce recitante e con la partecipazione straordinaria delle Fanfare dei Carabinieri d’Italia gode della collaborazione dell’Arma dei Carabinieri che ha inserito di fatto, nel repertorio musicale delle sue Bande, la colonna sonora dell’opera.
Dopo una classica overture, che sa di invito a mettersi comodi per prepararsi al racconto, inizia il gioco, dall'anglosassone "to play" Gli strumenti sono: flauto, clarinetto, oboe, fagotto, corno e tromba. Quattro legni e due ottoni. Strumenti che troviamo in una orchestra sinfonica ma anche nella banda del paese. Il clarinetto è un po' la voce guida che detta i tempi e si occupa di annunciare le melodie. La tromba è lo strombazzatore e fa la voce grossa. Il corno elegante e generoso nel suo assecondare le soluzioni armoniche. Il fagotto assume il compito gravoso d'essere l'elemento pulsante a cui si affidala traccia dei bassi, e non solo. Il flauto è libero di librarsi quasi fosse un uccellino che dall'alto osserva la scena. L'oboe è malinconico, in qualche modo la coscienza intima di Pinocchio. Il suono onirico e festoso delle bande come nelle colonne sonore del grande Nino Rota dei film di Fellini, la contemporaneità della musica colta e la grande tradizione operistica italiana ma anche, a tratti, la grande passione dell’autore per il jazz compongono la partitura di Pinocchio che sembra un piccolo caleidoscopio fatto di mille colori, sfumature, in cui ognuno potenzialmente può ritrovarsi e rappresentarsi. Una serie di canzoni cantate, rende l’opera ancor più singolare, così che la voce narrante si ritrova a dover narrare ma anche cantare e fischiare. Un ruolo intenso ma anche complesso in cui l’attore Corrado Oddi , con la sua bravura, con la sua fantastica mimica, con la sua naturale capacità di affabulazione e incanto interpreta tutti i personaggi vestendo ognuno della sua identità basata sul suono della voce, sulla postura, sull'enfasi, prima ancora delle parole. La voce narrante con la sola interpretazione e gioco di voci, modulando il tono, annuncia i vari personaggi della favola: il gatto e la volpe, Geppetto, la Fata Turchina e soprattutto la vera coscienza di Pinocchio che è il Grillo parlante. La partitura scorre senza intoppi o tempi morti fino alla mitica frase finale:
“Addio Pinocchio e buona fortuna!”
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