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Di Henrik Ibsen
Con Patrizia Milani, Carlo Simoni, Fausto Paravidino
Regia di Cristina Pezzoli
Produzione Teatro Stabile di Bolzano
Dal 19 febbraio al 3 marzo 2013

 

 

Messo in scena per la prima volta nel 1883, “Spettri” di Henrik Ibsen è certamente uno dei testi più rivoluzionari del teatro europeo del diciannovesimo secolo. Fondendo gli splendori della tragedia classica con le concezioni moderne del teatro psicologico e del teatro di idee, “Spettri” indaga i lati oscuri della borghesia benpensante con una pulsione inquieta e profonda. Nella vicenda della vedova Alving, del pastore Manders, del falegname Engstrand e dei giovani Osvald e Regine si mescolano follia, colpe irrisolte, incesto, menzogne e verità inconfessabili.

Realtà e dimensione onirica, mistero e simbolismo, legami sentimentali e carnali sono gli elementi  imprescindibili di questo dramma che la Compagnia del Teatro Stabile di Bolzano ha scelto di riproporre quest’anno unendo due generazioni di attori che, per la prima volta insieme, dialogano per dare voce e corpo ai legami claustrofobici e tormentati fra i protagonisti: Patrizia Milani interpreta Helene Alving, Carlo Simoni il pastore Manders, Alvise Battain è il falegname Engstrand, mentre Valentina Brusaferro è la giovane domestica Regine Engstrand e Fausto Paravidino, uno dei talenti più interessanti della nuova scena italiana, è Osvald Alving. A dare nuova linfa a questo testo, oltre alla traduzione di Franco Perrelli, ci ha pensato una regista rigorosa e profonda come Cristina Pezzoli. Le scene e le luci di Giacomo Andrico, le proiezioni di Mario Flandoli e i costumi di Rosanna Monti evidenziano il carattere intimo e allo stesso tempo epico del dramma di Ibsen, che scava a fondo nella psiche umana, facendo emergere in tutta la loro prepotenza i fantasmi più profondi che si celano nell’anima di ogni individuo.

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