PUEBLO
7, 8 e 10 novembre 2024
di e con Ascanio Celestini
musiche Gianluca Casadei
voce Ettore Celestini
immagine Riccardo Mannelli
suono Andrea Pesce
luci Danilo Facco
organizzazione Sara Severoni
produzione Fabbrica
coproduzione Roma Europa Festival, Teatro Stabile dell’Umbria
distribuzione Mismaonda
contributi allo Spettacolo dal Vivo per l'annualità 2017 della Regione Lazio
Io mi chiamo Violetta. A me la cassa mi piace. Faccio la pipì prima di sedermi come le bambine prima di mettersi in viaggio. Sul seggiolino della mia cassa sono una regina in trono, e i clienti sono sudditi gentili che mi vengono a regalare le cose.
“Questa è la storia di una barbona che non chiede l’elemosina e di uno zingaro di otto anni, della barista che guadagna con le slot machine, di un facchino africano e di un paio di padri di cui non conosco il nome. La storia dignitosa dei centomila africani morti nel fondo del mare. Questa è la storia di una giovane donna che fa la cassiera al supermercato e delle persone che incontra. Questa è la storia di un giorno di pioggia”.
In questo secondo spettacolo della trilogia dei Poveri Cristi, Ascanio Celestini crea ancora una volta un ritratto dei margini della società e invita lo spettatore a identificarsi con i suoi protagonisti.
«Io mi chiamo Violetta. A me la cassa mi piace. Faccio la pipì prima di mettermi seduta come le bambine prima di mettersi in viaggio. Il papà e la mamma dicono “Violetta, hai fatto la pipì?” tu la fai e monti in macchina. Per cento chilometri non ti scappa. Sul seggiolino della mia cassa sono una regina in trono. I clienti depositano salami e formaggi, pasta olio burro e pizze surgelate, tranci di pesce africano e bistecche di montone americano, litri di alcol in confezioni di tutti i generi, vetro, plastica, tetrapak, alluminio. Io mi figuro che non sono i clienti, ma sudditi. Sudditi gentili che mi vengono a regalare le cose. Sudditi che dicono “Prego signora regina prenda questo baccalà congelato, questi biscotti per diabetici. Prego prenda questo vino nel tetrapak, sono tre litri, è prodotto da qualche parte in Francia o Cina. Prego…" E io dico “Grazie, grazie, grazie”. »
Di questi personaggi mi interessa l’umanità. Voglio raccontare come sono prima della violenza che li trasforma in oggetto di attenzione da parte della stampa, ma voglio raccontare anche il mondo magico che hanno nella testa. Il mondo che li rende belli e che, solo quello, può aiutarli a non farli scomparire.
I contadini lucani o friulani, i pastori sardi o abruzzesi, i braccianti pugliesi o siciliani e tutti gli altri poveracci del passato che lasciavano terra e famiglia abbandonavano un intero orizzonte culturale per cercare di integrarsi nell’effimero mondo del triangolo industriale. Entravano nella Storia da sconfitti, ma in cambio ricevevano il frigorifero, il riscaldamento e l’italiano semplificato imparato dalla televisione. Oggi i nuovi poveracci non avranno nemmeno questo in cambio della loro disfatta. E allora vale la pena che sia salvaguardata almeno la cultura che hanno nel cuore e la magia che nascondono nella testa. (Ascanio Celestini)
CALENDARIO DELLE REPLICHE | |||
NOVEMBRE | |||
DATA | ORARIO | ||
Gio | 7 | 21.00 | |
Ven | 8 | 21.00 | |
Sab | 9 | - | |
Dom | 10 | 17.30 |
info: botteghino tel. 065740170 / 065740598
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